Strada delle vette

Monte Scuro, Monte Curcio, Monte Botte Donato

#destinazioneSila

Da Camigliatello Silano 1300 m SLM, nota località sciistica e capoluogo turistico della Sila si segue la SP249 gustandosi le prime curve fino a Fago del Soldato, 1450m. Da qui si prosegue e in pochi minuti si arriva al valico di Montescuro, 1600 m SLM, punto panoramico verso la vallata di Cosenza e quella di Camigliatello. Montescuro è crestato dai ripetitori radiotelevisivi, lo lasciamo alle spalle senza rimpianti ed imbocchiamo la Strada delle Vette vera e propria. Il nome le deriva dal fatto di unire le 3 cime più alte della Calabria. Proseguendo incontriamo dopo circa 5 Km il suggestivo altopiano di Macchia Sacra, territorio rurale, punteggiato dai caratteristici “capanni dei vaccari”. A Macchia Sacra troviamo la freschissima Fontana del Colonnello. Proseguendo si arriva a Macchione dove ha sede un impianto di risalita che la collega a Monte Curcio, se volete fare una sosta e rinfrescarvi nel pittoresco rifugio di montagna. La strada prosegue in suggestivi paesaggi montani, fatti di ampie vallate e fitte faggete, si arriva a Monte Botte Donato, la vetta più alta della Sila. Sosta obbligatoria alla stazione di arrivo (con rifugio, bar e ristorante) della cabinovia che porta in quota gli sciatori da Lorica, sulla riva del Lago Arvo. Dal terrazzo del rifugio si può ammirare tutto l’Altopiano Silano e scoprire un paesaggio che ricorda molto le foreste canadesi. Proseguendo si scende a fondovalle e si raggiunge il Lago Arvo, ammirato dall’alto poche decine di minuti prima. Se si vuole fare una pausa pranzo o ammirare il lago da vicino consiglio di raggiungere Lorica, a pochi Kilometri dal bivio che collega la Strada delle Vetta alla SS108bis, se invece si desidera chiudere il giro si raggiunge Rovale e si svolta a sinistra sulla SP211 verso Silvana Mansio, S. Nicola Silano e Sculca, si raggiunge Croce di Magara dove è possibile visitare i “Giganti della Sila” in località Fallistro, famosa riserva biogenetica con un bosco di pini secolari classificati fra gli alberi monumentali d’Italia. Da qui sulla S.S. 107 si fa ritorno a Camigliatello Silano. Attenzione al fondo stradale, spesso dissestato e comunque molto trascurato. La carreggiata è stretta e costellata di “ricordini” lasciati dal bestiame, che spesso pascola libero a lato strada e si sposta da un prato all’altro. 35 Km per la Strada Delle Vette, 60 Km chiudendo il cerchio con ritorno a Camigliatello Silano.

di Emanuele Giglio

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